Massmediocrate: Anna Wintour
Anna Wintour è un ottimo esempio di massmediocrate. Pochissimi la conoscono, nemmeno io finché non ho visto Il Diavolo Veste Prada. Ma nel mondo della moda è una icona di riferimento, praticamente una divinità.
Anche i meno modaioli sanno che quello che indossiamo, lo stile, il colore, il tessuto, il taglio, è il risultato tangibile di una catena di influenze passive, imitazioni, provocazioni, tendenze e idee fatte circolare nelle complesse ed eterogenee sfere dell’industria della moda.
Noi non scegliamo cosa metterci, sebbene ne abbiamo l’illusione. Le nostre opzioni sono pilotate e comunque limitate da una industria dal fatturato sfavillante che esercita su di noi il controllo del senso del bello e del moderno.
Questa industria deve la sua esistenza a se stessa, si ciba dei suoi stessi frutti e garantisce la propria sopravvivenza esibendosi. Per questo serve un veicolo di comunicazione. E tra i tanti Vogue Magazine è considerata la bibbia della moda, la capostipite da cui si abbeverano gli editoriali di tutte le altre riviste più o meno specializzate. E l’editore di Vogue Magazine ha il dovere istituzionale di guidarne l’impostazione stilistica.
Ecco quindi Anna Wintour. Il cui gusto del bello e dell’attuale finisce in tutti i nostri armadi.
9 ottobre, 2007 5:06 pm Massmediocrità