Massmediocrate: Anna Wintour

Anna Wintour

 Anna Wintour è un ottimo esempio di massmediocrate. Pochissimi la conoscono, nemmeno io finché non ho visto Il Diavolo Veste Prada. Ma nel mondo della moda è una icona di riferimento, praticamente una divinità.

Anche i meno modaioli sanno che quello che indossiamo, lo stile, il colore, il tessuto, il taglio, è il risultato tangibile di una catena di influenze passive, imitazioni, provocazioni, tendenze e idee fatte circolare nelle complesse ed eterogenee sfere dell’industria della moda.

Noi non scegliamo cosa metterci, sebbene ne abbiamo l’illusione. Le nostre opzioni sono pilotate e comunque limitate da una industria dal fatturato sfavillante che esercita su di noi il controllo del senso del bello e del moderno.

Questa industria deve la sua esistenza a se stessa, si ciba dei suoi stessi frutti e garantisce la propria sopravvivenza esibendosi. Per questo serve un veicolo di comunicazione. E tra i tanti Vogue Magazine è considerata la bibbia della moda, la capostipite da cui si abbeverano gli editoriali di tutte le altre riviste più o meno specializzate. E l’editore di Vogue Magazine ha il dovere istituzionale di guidarne l’impostazione stilistica.

Ecco quindi Anna Wintour. Il cui gusto del bello e dell’attuale finisce in tutti i nostri armadi.

5:06 pm Massmediocrità
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