Atollo mediatico

Atollo Mediatico

(l’originale di questo articolo si trova qui: http://www.blackmambo.it/kontiki/20100801/atollo-mediatico)

La teoria vuole che un atollo si formi in seguito all’esplosione di un vulcano marino, il cui cono sprofonda dando origine a barriere coralline… che a loro volta fanno affiorare nuove isole in una conformazione vagamente anulare.

In pratica quindi un’isola esplode e tante nuove le si formano attorno.

Questa breve dissertazione geologica serve ad introdurre la metafora dell’atollo mediatico.

Si legga attentamente questo articolo del Corriere. Vengono citati come fonti:

  1. Sky
  2. Il Fatto Quotidiano
  3. Klauscondicio

Basta. Non ci sono altri outlet di notizie. Eppure non è un argomento da poco!

Sfido chiunque a dichiararsi fedele seguace di tutt’e tre… ciascuno a suo modo sono canali di nicchia e bisogna essere davvero messi male per conoscerli bene tutti.

Il segnale mi pare interessante, il significato forse addirittura storico: si ignorano i grandi veicoli di notizie (il grande vulcano che sta esplodendo) e ci si affida  alle isolette dell’arcipelago. Piatte, sabbiose, inospitali

Forse perché sta qui la verità?

Mancando l’autorità centrale cerchiamo di ricrearla intrecciando tante “corde” tra un’isola e l’altra?

Ottimo. Come per qualsiasi tossico-dipendenza, la salvezza sta nell’astinenza.

Resta solo da capire chi sia ‘sto Caliendo!

Massmediocrità

Massmediocrate: Silvio

Silvio

Ho aperto questa rassegna di massmediocrati e massmediocrità con una immagine di Charles Foster Kane, magnate del 4° potere, durante un comizio che lo vedeva candidato alle elezioni. Un personaggio fittizio per il film ma modellato su verissimo Willam Randolph Hearst. Questa brevissima carellata raggiunge oggi il punto di apice.

Non so se sia la fine, scrivo questi post un po’ così… come mi vengono… ma difficilmente troverò di meglio.

Ad ogni modo la massima esemplificazione della definizione di massmediocrate non può che essere vista nella personalità di Silvio. Basta solo il nome.

Lo abbiamo deriso quando si è proposto in modo palesemente falso come il “presidente operaio” ma non si può oggettivamente negare di poterlo definire come il “presidente imprenditore” o il “presidente edile” o il “presidente venditore” o ancora il “presidente incantatore“. Vi sono amplissime prove di questo.

Avrà sì usato mezzi e modi illegali (o alla meglio di dubbio valore etico) ma se applichiamo il solito ragionamento machiavellico del fine che giustifica i mezzi, questo gli va riconosciuto. Indubbiamente.

Con le sue capacità (unite a quelle del suo entourage, certo) riesce a ciclo continuo a stupire, ad alzare la posta in gioco, a dettare nuove regole, ad aprire nuovi fronti ed alzare nuove frontiere nella battaglia mediatica di conquista del cittadino.

Ripeto:
- imprenditore,
- edile,
- venditore,
- incantatore,
- elezioni imminenti.
- Aquila.

Stop.

Ripeto: elezioni. Lo sappiamo vero che dobbiamo andare a votare? Cosa? Perchè? Con quali alternative? Ci sono alternative? Vale la pena?

No.

Le alternative non sono nemmeno scese a giocare. Non hanno nemmeno capito che il campo è cambiato. E’ cambiato pure lo sport.

No.

Loro stanno giocando con le vecchie regole, in un campetto sterrato dove non c’è più nessuno spettatore.

E il massmediocrate si lecca già i baffi. Ha incantato le tribune e ora si appresta al trionfo.

(http://www.blackmambo.it/kontiki/20090424/massmediocrate-silvio)

Massmediocrità

Massmediocrate: Banksy

Banksy Media

Banksy è uno dei più noti urban-artist attualmente in azione. Molti lo definerebbero un writer, altrettanti un vandalo. Ma sono sempre più quelli pronti ad inserirlo nel novero degli artisti a tutto tondo, specie ora che le sue opere vengono battute presso le maggiori case d’asta.

Per me Banksy è un massmediocrate.

I suoi graffiti non colpiscono per la loro bellezza, o per il virtuosismo tecnico o per la fedeltà agli stilemi del genere. Anzi, spesso e volentieri Banksy ricorre alla tecnica dello stencil che, se vogliamo proprio proprio essere pignoli, non si addice al popolo dei writers

Banksy però riesce a provocare, riesce a far parlare di sé e mantenendo l’anonimato si dota di un’aura di mistero che non fa che elevarne (mitizzandola) la sua celebrità.

Peraltro Banksy critica la massmediocrità, come nell’esempio che ho copiato dal suo sito, e questo ne conferma e giustifica l’iscrizione qui in questo pseudo-blog nella lista dei massmediocrati.

Massmediocrità

Massmediocrate: Anna Wintour

Anna Wintour

 Anna Wintour è un ottimo esempio di massmediocrate. Pochissimi la conoscono, nemmeno io finché non ho visto Il Diavolo Veste Prada. Ma nel mondo della moda è una icona di riferimento, praticamente una divinità.

Anche i meno modaioli sanno che quello che indossiamo, lo stile, il colore, il tessuto, il taglio, è il risultato tangibile di una catena di influenze passive, imitazioni, provocazioni, tendenze e idee fatte circolare nelle complesse ed eterogenee sfere dell’industria della moda.

Noi non scegliamo cosa metterci, sebbene ne abbiamo l’illusione. Le nostre opzioni sono pilotate e comunque limitate da una industria dal fatturato sfavillante che esercita su di noi il controllo del senso del bello e del moderno.

Questa industria deve la sua esistenza a se stessa, si ciba dei suoi stessi frutti e garantisce la propria sopravvivenza esibendosi. Per questo serve un veicolo di comunicazione. E tra i tanti Vogue Magazine è considerata la bibbia della moda, la capostipite da cui si abbeverano gli editoriali di tutte le altre riviste più o meno specializzate. E l’editore di Vogue Magazine ha il dovere istituzionale di guidarne l’impostazione stilistica.

Ecco quindi Anna Wintour. Il cui gusto del bello e dell’attuale finisce in tutti i nostri armadi.

Massmediocrità

Massmediocrate: Madonna

Madonna Christina Aguilera

Se ne parla ancora, a 4 anni di distanza, di questo segmento degli MTV Video Music Awards e l’ho scelto come esempio di quanto Madonna sia a buon diritto una massmediocrate. Per tutta la sua carriera, infatti, lei ha trovato occasioni ed opportunità per far parlare di sé. Controversie, provocazioni, esagerazioni sono tutti metodi inventati e sfruttati da lei per, di fatti, controllare i media e le masse di spettatori che la seguono e sono suoi fans.

Un breve elenco del significato di questo bacio con Britney Spears e Christina Aguilera e delle provocazioni fatte:

  1. è un bacio lesbo
  2. è un doppio bacio lesbo che allude ad un menage a trois
  3. siamo su MTV, una rete generalista visto principalmente da giovani ma anche da spettatori di tutte le età
  4. siamo in Prime Time
  5. ci sono praticamente 20 anni di differenza tra l’età di Madonna e le loro
  6. lei si chiama Madonna (simbolo di castità)
  7. Christina e Britney sono vestite da spose e cantano “Like a Virgin” (che tutti sappiamo essere decisamente falso)
  8. Britney ha per parecchio tempo reso pubblico il suo essere vergine (per scelta morale)
  9. Christina e Britney sono cantanti pop di grande successo nei primi anni del 2000
  10. Madonna non ha così tanto successo nello stesso periodo, tuttavia
  11. Madonna fa la parte della dominatrice

A cinque anni di distanza Britney Spears è conciata da buttar via e Christina Aguilera gode ancora di successo come cantante. Tuttavia il suo ultimo tour ha avuto molto meno successo dell’ultimo tour di Madonna.

Madonna inoltre è riuscita ad avere una carriera cinematografica sebbene sia del tutto incapace a recitare. Ciò nonostante ha vinto un Globe Award per Evita.

Massmediocrità

Massmediocrate

kane
Massmediocrate è chi copre un ruolo di controllo nei mezzi di comunicazione di massa.

Non è necessariamente una celebrità, anzi, spesso non lo si conosce proprio. Ma le sue scelte e le sue imposizioni si riflettono nei media e alla fine sul credo popolare.

Il massmediocrate non è necessariamente una figura negativa, anche se ahinoi spesso lo è. E non è nemmeno qualcuno da temere, perché come spesso si è dimostrato, il popolino pecorone ogni tanto si ribella e si scrolla di dosso l’oppressore. E questi cade. Dall’alto. Da molto in alto. E si fa male. Molto male.

Di esempi ce ne sono tanti. Come esercizio personale proverò ad elencarne alcuni qui in questo blog.

Massmediocrità