18 Agosto 2008, Sesriem, Sossusvlei, Duna 45, Hidden Vlei, Dead Vlei

Sossusvlei

La sveglia suona troppo presto, le 5 sono un’ora indecente per alzarsi durante l’anno, figuriamoci in vacanza! È tutto pronto, dobbiamo solo vestirci e balzare in macchina. Il campeggio è già tutto in subbuglio. Accidenti gli altri gruppi ci stanno battendo sul tempo! Svelti! Svelti! Dov’è la mia scarpa! Dov’è la mia scarpa!! No… non facciamo scherzi… la sinistra è appena fuori dalla mia tenda, dove l’ho lasciata la sera prima (in posizione strategica) ma l’altra? Che scherzi idioti!

Avevo comprato gli sarponcini apposta! Per giorni me le sono trascinate nella borsa in previsione della salita sulla duna! Alte sulla caviglia, suola spessa… Maledetti!

Maledetti sciacalli! Alla reception del campeggio cui chiederò informazioni nel pomeriggio mi avvisano che sono senz’altro stati gli sciacalli nella notte. Ma di cosa si cibano sti animali?

Non c’è tempo per cercarle, ripiego sulle fedeli Nike (basse e con le cuciture che iniziano a cedere) e via.

Nel buio della mattina siamo in coda, in attesa dell’apertura del parco. Una volta verificato il permesso (svelto! svelto!) ci lanciamo lungo la strada principale (per fortuna asfaltata) a circa 120km/h (il doppio del limite consentito…) e ci fiondiamo nel parcheggio alla base della Duna 45. Da qui ci lanciamo all’arrampicata dietro a una ventina di turisti arrivati prima di noi (svelti! svelti!).

Finalmente in vetta, senza fiato e con le scarpe piene di sabbia (maledetti sciacalli!) ci siediamo in prima fila a godere lo spettacolo dell’alba sopra le dune.

Il cielo non è sereno come siamo stati abituati finora ma è invece puntellato di nuvolette a pecorelle ed il sole alle loro spalle le illumina creando un gioco di riflessi e rifrazioni incantevoli (foto! foto! foto!).

La discesa è ben più rapida ed indiscutibilmente meno impegnativa. A valle, al parcheggio, colazioniamo. Sono oramai le 8.00!

Seguiamo la strada verso il cuore del Sossusvlei fino al parcheggio vicino alla Hidden Vlei.

La Hidden Vlei dista solo 2km dal parcheggio ma sebbene la distanza paia breve, camminare sotto il sole sempre più caldo con i piedi che affondano nella sabbia è incredibilmente faticoso (maledetti sciacalli!). Il pan è una piccola piana circondata dalle dune altissime, con una base piatta, quasi bianca, puntellata da scheletri neri e secchi di alberi. Siamo i soli in questa valle avvolta nel silenzio più totale… desolata, sì, ma anche pacifica e tranquilla.

Alla fine della strada asfaltata parte il cammino verso la Dead Vlei, meta celeberrima nel deserto del Namib. Un’altra impervia camminata sulle dune ed eccola! È più grande della precedente ma ci sono anche più turisti che rovinano un po’ il senso di solitudine ed abbandono che si evince invece dalle foto nelle guide.

Pranziamo al campo dove nel frattempo si è alzato un vento incredibile che riempe le tende di sabbia finissima. Ci rilassiamo all’ombra e poco più tardi facciamo una passeggiata nel Sesriem Canyon, una stretta gola scavata nella roccia dai fiumi che si formano durante le piogge. Un’altra duna ed è ancora il tramonto.

Maledetti sciacalli, lo so che siete là fuori!

5:02 pm Namibia 2008
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