10 Agosto 2006, Bryce Park, Cameron, Glen Canyon, Kanab, Old Paria
Bryce Park è un parco tutto sommato relativamente piccolo ed il punto più suggestivo è “Inspiration Point“.
Mai nome fu più appropriato.
Salendo verso il punto panoramico ci si ritrova su un ciglio dove improvvisamente il bosco si apre per dar posto ad una valle di strutture sedimentarie di un arancione fortissimo. Una scenografia da mozzafiato.
Per pranzo siamo a Kanab e poco dopo siamo a “Old Paria“, l’ennesimo tentativo nella ricerca di una autentica ghost town. Questa volta però siamo in un set cinematografico vero. C’è giusto il Saloon e un paio di altre case di legno vuote e l’atmosfera è quella di “mezzogiorno di fuoco” o innumerevoli simili situazioni western.
Lorenzo sfoggia con orgoglio il suo autentico cappello Stetson acquistato poco prima a Kanab.
Nel successivo tratto di strada, in prossimità della diga del Glen Canyon, veniamo nuovamente fermati dalle autorità. Questa volta per un eccesso di velocità di Anna. Anche qui tiratina d’orecchi e verbale, ma nessun esborso. Ci rendiamo però conto che è bene non esagerare con la velocità e che la segnaletica va osservata.
Intanto però ci avviciniamo al Gran Canyon e alle grandi riserve indiane Navajo. Per la notte siamo in un Motel all’interno della riserva, a Cameron, anche se si sperava in un campeggio. Scopriamo che le regole indiane vengono applicate anche ai turisti, quindi totale assenza di tabacco e soprattutto alcool.
Oltremodo, si scopre che determinare l’ora corretta non è così semplice come uno si aspetterebbe. Infatti sebbene siamo nel fuso orario “Mountain Time”, lo stato del Nevada non utilizza l’ora legale e risulta quindi sposata di un ora rispetto allo Utah. Però… la riserva indiana che si trova a cavallo tra i due stati invece sì… Vabbé, non saranno certo queste strane abitudini a fermarci!
10 agosto, 2006 4:55 pm TransAmericana Discovery 2006