6 Agosto 2008, Etosha

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Non bisogna ignorare il fatto che la Namibia è sufficientemente a nord del tropico del Capricorno da avere giornate di circa 10 ore di luce (d’inverno). Questo significa che sebbene il fuso orario sia lo stesso dell’Italia (senza considerare l’ora legale) di fatti la giornata tipica va anticipata, alzandosi alle prime luci dell’alba e andando a dormire verso le 9 di sera.

La premessa spiega il motivo percui siamo tutti in piedi di buon ora, pronti per una colazione con té, caffé italiano, biscotti, pane e nutella (e burro di arachidi…) e via a “caccia” di animali!

I tre equipaggi si separano e scegliamo ognuno il nostro itinerario.

Certo.

Infatti ci ritroviamo subito tutti e tre alla pozza di Goas, visto che lì ci hanno segnalato la presenza di leoni. Lungo la strada vediamo qualche orice, diversi piccoli dik-dik ma poi, il trionfo: il leone e la leonessa.

Bhé, devo ammettere in verità di essere un pelo deluso. I due gattoni se ne stanno sdraiati poco distanti dalla pozza d’acqua senza far niente. Le altre bestie almeno si danno da fare a brucare o prendersi a cornate. Il leone sbadiglia, si guarda intorno stanco, poi si sdraia di nuovo.

Lungo la strada però ci ravvediamo: una leonessa ci attraversa la strada a pochi metri! Da togliere il fiato!

A questo punto facciamo un rapido inventario: abbiamo visto le giraffe, le zebre, il leone, un elefante (lontano). Ora manca il rinoceronte! La Rhino Drive sembra fare al caso nostro e la imbocchiamo fiduciosi. 30 chilometri di una stradina tortuosa in mezzo agli arbusti però non frutta alcun avvistamento. Nemmeno uno springbok, nonostante ve ne siano a migliaia in ogni altro angolo del parco! Maledetti!

Nel pomeriggio veniamo ricompensati ammirando a brevissima distanza una orda di almeno 25 tra elefanti, elefantesse ed elefantini. Uno spettacolo indescrivibile con il capo branco che si mette di traverso per impedirci il passo, le madri che camminano ai lati ed i cuccioli che trottano in mezzo, tutti diretti speditamente alla pozza d’acqua, in perfetto ordine ed affascinante armonia.

Sembra un attimo ed è già sera ed ora di rientrare nel campeggio. Mentre attendiamo gli altri per la cena faccio un salto alla pozza del campeggio e… eccolo… il rinoceronte che si abbevera!

Aver sempre visto questi animali nei disegni, nelle foto e nei documentari, vederli dal vivo fa un effetto stranissimo. Non sembrano veri. O comunque meno veri di quanto uno magari si immaginerebbe. Difficile rendersi conto che è un animale selvatico ed è lì, a pochi metri. Forse è anche per via delle recinzioni, ma dopotutto, visto il corno sul muso, ben venga la recinzione, no?

11:27 pm Namibia 2008
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