15 Agosto 2008, Swakopmund

Welwitschia

Swakopmund è un’altra località costiera, sempre più a sud, sempre più occidentale e ben più vivace della sonnecchiante Henties Bay. Si vede che ci stiamo avvicinando al Sudafrica e le influenze Olandesi, Tedesche e Inglesi si manifestano nei palazzi, nei negozi, nelle strade e (ovviamente) tra la gente. Tutto un altro mondo rispetto alle regioni del nord.

Per compensare la notte “agreste” presso lo Spitzkoppe, si ritorna in piccoli bungalow da 4 letti ciascuno. Nell’entroterra percorriamo la Welwitschia Drive, un percorso nel deserto che permette di vedere da vicino le welwitschie, la pianta simbolo della Namibia.

La welwitschia è una pianta alquanto particolare (a partire dal nome…).

  • Ci sono le piante maschie e le femmine
  • Non si toccano e visto che crescono nel deserto, non vengono impollinate da animali o insetti. Si affidano esclusivamente al vento.
  • Cresce estremamente lentamente ed è eccezionalmente longeva (la più vecchia e famosa ha almeno 2000 anni).
  • Si nutre dell’umidità della nebbia costiera assorbita dalle foglie, non dalle misere radici.
  • È decisamente brutta. Mi spiace ma lo devo dire!

Sulla strada passiamo dalla Moon Landscape, un paesaggio particolarmente deserto e roccioso, dal nome perfettamente indovinato.

Per cena si ritorna in un ristorante dove una straordinaria grigliata di gamberoni ci costa la bellezza di 30€ a persona, compreso dell’ottimo vino sudafricano.

3:03 pm Namibia 2008
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