Do schools kill creativity?

Ken Robinson


Questa
è comunicazione, accidenti.

Massmediocrità

Yabba Dabba Doo!

Prego Party 2008

Sabato 9 Febbraio 2008. Solito guaio. Come mi vesto?

Massmediocrità

Ridi, pagliaccio

clown
Eccoci, ci siamo, il carnevale è alle porte ma già l’etere si popola di clown, buffoni, giullari, illusionisti, giocolieri, suonatori e cantastorie.

Tutta gente che fa a gara per apparire in tivù e dire la sua. Giocano a fare gli opinionisti, i saggi, gli esperti, gli scopritori del vero e del giusto, gli affidatari del bene e del buono.

Le marionette (che in tivù interpretano alternativamente il ruolo del conduttore o del giornalista) si rivolgono a loro con esagerato e goffo rispetto e riverenza, chiamandoli politici ed appellandoli con il titolo di onorevole (l’ossimoro è tra le figure retoriche il mio preferito).

E la giostra parte per un nuovo giro. Non si ferma mai. La musica si fa sempre più incalzante, il ritmo batte sempre più rapido e lo spettatore ride divertito, ignaro di esserne rimasto ipnotizzato. Batte le mani e canta. Senza sapere perché.

Se solo si potesse ad un cenno del regista spegnere tutto e dare finalmente la parola al protagonista.
Ha già imparato da tempo la sua battuta, se la ripete in continuo, ad ogni ora del giorno e della notte, ansioso di poter finalmente gridare all’apice del climax: “la Commedia è finita!

Massmediocrità

Democrazia

atene
La democrazia non esiste
. Non c’è da scherzare.

È solo frutto dell’immaginazione di un qualche filosofo greco, cui tutti hanno fatto seguito con le loro idee, le loro utopie, le loro guerre, le loro sconfitte e le loro vittorie.

Per cosa? Per migliorare la nostra vita? Per elevarci ad una società evoluta? Certo. E in questo i nostri padri non hanno solo vinto. Hanno trionfato.

Ma la democrazia, quella vera, è ancora di là da raggiungere. E forse mai la raggiungeremo.

Perché non può esistere.

Non può esistere una società priva di prevaricatori, di chi appartiene a un gruppo scelto che in qualche modo gode di privilegi negati agli altri. Non può esistere quando la stessa natura umana ci porta a fuggire dalla norma, dalla standardizzazione ma ci mette sempre alla ricerca della distinzione, del confronto, del modello da seguire. Della indentità.

Un motivo è che non smetteremo mai di inventarci privilegi da sfoggiare e similmente non smetteremo mai di dannarci per poterne godere dei frutti. Il denaro, la conoscenza, i gioielli, i terreni, la forza militare, l’astuzia, le risorse naturali… ognuna di queste ha dato luogo nella storia a ogni sorta di cattiveria e ancora oggi, sebbene cambi la forma e il modo, viviamo una lotta quotidiana per conquistarci la nostra fetta.

Eppure il nostro sogno è quello della tranquillità, dell’equità, dell’amicizia e dell’amore. Ma cosa facciamo per perseguire il nostro paradiso tanto desiderato?

Nulla.

Non c’è da scherzare.

Massmediocrità

Sorride

luna
Sorride, beffarda, la luna
stanotte.
Il Fato ed il Destino
illumina e nasconde,
vede e tace
e stanotte, bastarda, sorride.

Massmediocrità

Massmediocrità: la stampa italiana

testate
Giudizio drastico e pesante: tutta la stampa italiana è massmediocrità. Grandi testate giornalistiche che un tempo erano il miglior esempio di massmediocrazia socio-culturale sono vertiginosamente precipitate nell’oblìo del sensazionalismo, nella zizzania, nella non-notizia.

Oggigiorno il lettore attento deve farsi strada nella giungla di gossip, opinionisti, congetturai e pressapochisti alla ricerca della vera notizia basata su fatti veri e realmente accaduti.

Esigenza commerciale“, la chiamano. Vendendo loro sempre meno copie, i quotidiani devono aprirsi ad un pubblico quanto più vasto possibile. Il che include chi delle notizie non gliene frega niente. Include chi non preferisce farsi una opinione considerando i fatti così come sono.

Ed esclude o aliena chi non ne può più di inserti, di omaggi e di spot pubblicitari. “Esigenza informativa” la chiamiamo. Ma perché siamo sempre meno?

Massmediocrità

Massmediocrate: Anna Wintour

Anna Wintour

 Anna Wintour è un ottimo esempio di massmediocrate. Pochissimi la conoscono, nemmeno io finché non ho visto Il Diavolo Veste Prada. Ma nel mondo della moda è una icona di riferimento, praticamente una divinità.

Anche i meno modaioli sanno che quello che indossiamo, lo stile, il colore, il tessuto, il taglio, è il risultato tangibile di una catena di influenze passive, imitazioni, provocazioni, tendenze e idee fatte circolare nelle complesse ed eterogenee sfere dell’industria della moda.

Noi non scegliamo cosa metterci, sebbene ne abbiamo l’illusione. Le nostre opzioni sono pilotate e comunque limitate da una industria dal fatturato sfavillante che esercita su di noi il controllo del senso del bello e del moderno.

Questa industria deve la sua esistenza a se stessa, si ciba dei suoi stessi frutti e garantisce la propria sopravvivenza esibendosi. Per questo serve un veicolo di comunicazione. E tra i tanti Vogue Magazine è considerata la bibbia della moda, la capostipite da cui si abbeverano gli editoriali di tutte le altre riviste più o meno specializzate. E l’editore di Vogue Magazine ha il dovere istituzionale di guidarne l’impostazione stilistica.

Ecco quindi Anna Wintour. Il cui gusto del bello e dell’attuale finisce in tutti i nostri armadi.

Massmediocrità

Massmediocrità

Massmediocrità

Attenzione alle ultime lettere delle due parole. Se massmediocrate è un segno di forza e potere, massmediocrità è simbolo di vacuità e povertà.

La massmediocrità è la comunicazione priva di corpo, inutile ma dannosa, che genera solo entropia culturale.

Rientrare nella bolgia informe e infame della massmediocrità significa iscriversi al limite inferiore della episteme culturale ed antropoligica del proprio contesto sociale.

Insomma, se ti danno del massmediocrate, non ti fanno certo un complimento.

I due concetti, tuttavia, sono nettamente distaccati? Sono ben discernibili? Non necessariamente. Per definizione stessa, il massmediocrate ha controllo di un sottosistema mediatico. Quindi può benissimo esserci una entità che esercita il suo potere massmediocratico rientrando nel contempo nell’egida della massmediocrità.

Che giro di parole terribile. Tra qualche post farò un esempio pratico.

Massmediocrità

Massmediocrate: Madonna

Madonna Christina Aguilera

Se ne parla ancora, a 4 anni di distanza, di questo segmento degli MTV Video Music Awards e l’ho scelto come esempio di quanto Madonna sia a buon diritto una massmediocrate. Per tutta la sua carriera, infatti, lei ha trovato occasioni ed opportunità per far parlare di sé. Controversie, provocazioni, esagerazioni sono tutti metodi inventati e sfruttati da lei per, di fatti, controllare i media e le masse di spettatori che la seguono e sono suoi fans.

Un breve elenco del significato di questo bacio con Britney Spears e Christina Aguilera e delle provocazioni fatte:

  1. è un bacio lesbo
  2. è un doppio bacio lesbo che allude ad un menage a trois
  3. siamo su MTV, una rete generalista visto principalmente da giovani ma anche da spettatori di tutte le età
  4. siamo in Prime Time
  5. ci sono praticamente 20 anni di differenza tra l’età di Madonna e le loro
  6. lei si chiama Madonna (simbolo di castità)
  7. Christina e Britney sono vestite da spose e cantano “Like a Virgin” (che tutti sappiamo essere decisamente falso)
  8. Britney ha per parecchio tempo reso pubblico il suo essere vergine (per scelta morale)
  9. Christina e Britney sono cantanti pop di grande successo nei primi anni del 2000
  10. Madonna non ha così tanto successo nello stesso periodo, tuttavia
  11. Madonna fa la parte della dominatrice

A cinque anni di distanza Britney Spears è conciata da buttar via e Christina Aguilera gode ancora di successo come cantante. Tuttavia il suo ultimo tour ha avuto molto meno successo dell’ultimo tour di Madonna.

Madonna inoltre è riuscita ad avere una carriera cinematografica sebbene sia del tutto incapace a recitare. Ciò nonostante ha vinto un Globe Award per Evita.

Massmediocrità

Massmediocrate

kane
Massmediocrate è chi copre un ruolo di controllo nei mezzi di comunicazione di massa.

Non è necessariamente una celebrità, anzi, spesso non lo si conosce proprio. Ma le sue scelte e le sue imposizioni si riflettono nei media e alla fine sul credo popolare.

Il massmediocrate non è necessariamente una figura negativa, anche se ahinoi spesso lo è. E non è nemmeno qualcuno da temere, perché come spesso si è dimostrato, il popolino pecorone ogni tanto si ribella e si scrolla di dosso l’oppressore. E questi cade. Dall’alto. Da molto in alto. E si fa male. Molto male.

Di esempi ce ne sono tanti. Come esercizio personale proverò ad elencarne alcuni qui in questo blog.

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